Le termocamere FLIR rivelano difetti nascosti nei sistemi di riscaldamento a pavimento
Il miglior sistema di riscaldamento che una casa può avere è uno che nemmeno si vede. Ecco perché i sistemi di riscaldamento con pannelli radianti a pavimento sono così interessanti e sempre più diffusi. Tuttavia, la loro invisibilità può anche essere uno svantaggio. Infatti, come si fa a sapere se quando qualcosa non funziona nel proprio impianto di riscaldamento? L'unico modo efficiente per farlo è utilizzare una termocamera.
In un sistema di riscaldamento con pannelli radianti a pavimento, il calore viene fornito da tubi in cui scorre acqua calda o da cavi elettrici installati sotto il pavimento. Quando le onde invisibili di radiazione termica salgono dal basso, riscaldano gli oggetti che colpiscono, che irradiano a loro volta il calore ricevuto. I sistemi radianti a pavimento sono un modo altamente efficiente per riscaldare una casa, per aumentare il comfort e ridurre i costi energetici. Negli edifici di nuova costruzione con pavimenti pieni, il tubo di riscaldamento è normalmente incassato nel massetto.
Valerio Di Stefano, ingegnere e designer italiano specializzato nella gestione dell'energia e nella termografia, vanta una lunga esperienza nel settore dei sistemi radianti a pavimento. Recentemente ha acquistato una termocamera FLIR E8, principalmente per effettuare audit energetici su sistemi radianti e negli edifici.
Rileva difetti nascosti
"I sistemi radianti si sono diffusi molto negli ultimi anni, soprattutto nelle nuove costruzioni residenziali", afferma Valerio Di Stefano. "Tuttavia, a volte un sistema che sembra funzionare correttamente presenta dei difetti nascosti. Ci possono essere problemi con la realizzazione del massetto, con la posa dei tubi o con l'ottimizzazione del trasporto dell'energia. La buona notizia è che tutti questi problemi possono essere rapidamente rilevati da una termocamera".
"Normalmente, senza una termocamera, è necessario analizzare le pompe e dedurre dalle informazioni acquisite cosa accade sotto i pavimenti. Ma con una termocamera si ha una visione immediata dell'intero impianto di riscaldamento a pavimento, grazie al calore emesso dal sistema".
La pratica della termografia per il riscaldamento a pavimento
Le figure 1a/1b/1c mostrano un collettore che alimenta un impianto di riscaldamento radiante con pompe di circolazione, una per ogni sezione del collettore. I punti Sp1 e Sp2 in effetti sono quasi alla stessa temperatura, ma poiché è impostato lo stesso valore di emissività le conclusioni possono essere fuorvianti. In realtà, è stato applicato del nastro isolante a Sp1, che ha un'emissività molto vicina al valore impostato sullo strumento. Pertanto, il flusso del fluido è in realtà a 44 °C e non a 30,5 °C.
La Figura 2 mostra un circuito radiante all'avvio in cui l’immagine termica è stata fusa digitalmente con quella visiva. L'analisi del profilo è stata eseguita sulle linee pseudo ortogonali Li1, Li2 e Li3 che percorrono i tubi. A destra, la linea Li2 mostra un'area più fredda e irregolare che dovrebbe essere ulteriormente analizzata, poiché può significare che ci sono variazioni nello spessore del massetto o nell'adesivo utilizzato per la finitura. La linea Li4, in verde, evidenzia una variazione termica che non dovrebbe verificarsi lungo pochi decimetri di tubo.
L'opportunità o meno di collocare il riscaldamento a pavimento sotto mobili fissi è dibattibile. La tesi a sfavore afferma che il calore che sale dal pavimento può far "sudare" i mobili della cucina, ovvero determinare la formazione di condensa. Il riscaldamento posato sotto tali mobili li può anche riscaldare i mobili stessi tutto ciò che è conservato al loro interno, comprese le scorte alimentari. Le tesi a favore dell'installazione del riscaldamento a pavimento sotto i mobili fissi sono varie. Da un lato, nei casi in cui la disposizione del locale non sia stata già decisa, è probabilmente utile installare la serpentina di riscaldamento a pavimento in tutta la stanza.
Comunque sia, la presenza di un sistema radiante dietro i mobili o altri ostacoli aumenta sostanzialmente l'inerzia del sistema sia durante l'avvio che durante lo spegnimento e non aiuta realmente a controllare la temperatura dell'ambiente. In realtà, crea una barriera al flusso di calore verso le aree occupate dagli ostacoli, una barriera che ovviamente ha un costo in termini energetici. Il concetto viene illustrato nella figura 3.
FLIR E8: termocamera compatta ed economicamente vantaggiosa
Valerio Di Stefano ha scelto una termocamera compatta FLIR E8 point-and-shoot per le ispezioni di impianti di riscaldamento a pavimento.
"Ho davvero scoperto la potenza dell'imaging termico durante un corso presso un Infrared Training Center (ITC) nel 2013", afferma Valerio Di Stefano. "Ho valutato diversi modelli di termocamere, ma alla fine ho optato per il modello point-and-shoot FLIR E8, perché offriva il miglior rapporto qualità/prezzo e la funzionalità più completa in un’unità compatta".
La FLIR E8 è dotata di un sensore a 320 × 240 pixel, di un’ottica focus-free e di una facile selezione a schermo di impostazioni, modalità di imaging, strumenti di misurazione e file JPEG salvati. La termocamera è incredibilmente facile da usare, anche con la semplice pressione di un solo pollice guantato. La E8 offre anche la tecnologia proprietaria FLIR MSX® per il miglioramento delle immagini termiche, che aggiunge in tempo reale all'intera immagine infrarossa i dettagli chiave acquisiti dalla fotocamera a luce visibile integrata.
"La FLIR E8 mi fornisce buoni dettagli d'immagine e posso utilizzarla per varie applicazioni, oltre alle ispezioni del riscaldamento a pavimento, come per esempio per il monitoraggio dei pannelli solari. In ogni caso, la FLIR E8 ha ampliato la mia attività e mi ha aiutato ad accedere a ulteriori progetti".